Aspetti tecnici: i controlli delle acque delle piscine pubbliche

Quando ci riferiamo alle piscine facenti parte del contesto pubblico è bene sapere che i controlli devono essere frequenti e approfonditi. Lo scopo principale è la tutela e il benessere di chi usufruisce della piscina, affinché non abbia ripercussioni sulla propria salute dopo essersi immerso in acqua.  

L’organo preposto al controllo del rispetto della normativa è l’Asl di riferimento: un operatore, con maturate e comprovate competenze tecniche, mediante l’utilizzo di specifiche apparecchiature, ha l’obbligo di effettuare i dovuti controlli con cadenza regolare, verificando che vengano rispettati i parametri riguardanti la qualità dell’acqua e la balneabilità o meno di una piscina. In mancanza di tali requisiti soddisfatti l’operatore potrà provvedere alle dovute disposizioni di chiusura, con relative sanzioni.

Grazie all’articolo il lettore ha modo di comprendere come tali controlli vengono eseguiti e quali conseguenze porta il mancato rispetto della normativa.

Come vengono effettuati i controlli delle acque

Come detto in precedenza l’ente preposto al controllo del rispetto delle norme vigenti in materia di balneabilità di una piscina è l’Asl di riferimento. Per sapere se le acque di una piscina sono o meno conformi alla normativa si devono eseguire una serie di campionature in vasca, in specifici punti di prelievo previsti sulle tubazioni dell’impianto di trattamento dell’acqua. Una volta effettuato tale campionamento si procede in loco con l’utilizzo di analizzatori digitali, strumenti necessari per verificare e confrontare i parametri con quelli indicati nella “tabella A”, presente in allegato alla normativa di riferimento.

In occasione delle visite ispettive, oltre alla qualità dell’acqua analizzata attraverso le operazioni precedentemente descritte, il personale addetto provvede all’analisi della parte impiantistica, verificando se il suo funzionamento è coerente o meno con le normative vigenti.

Allo stesso modo, così come la qualità dell’acqua deve essere conforme ai parametri indicati nella suddetta “Tabella A”, anche le altre caratteristiche dell’impiantistica  di una piscina, in particolare gli impianti di trattamento, depurazione, disinfezione, riscaldamento e declorazione delle acque, devono rispondere alle precise disposizioni contemplate nelle normative di riferimento.

Detti parametri devono essere certificati in fase di ultimazione dei lavori da parte dell’installatore, il quale deve attenersi strettamente alle tipologie di impianti richieste.

Conseguenze in caso di mancato rispetto della normativa

Nel caso in cui l’acqua non risponda ai parametri imposti dalla tabella A, o gli impianti non siano conformi alle normative, l’Asl può decidere di effettuare una chiusura dell’impianto per un lasso di tempo imposto, entro il quale il proprietario o gestore della piscina è obbligato a riportare i valori delle acque a norma e, se il caso lo richiede, a realizzate l’impiantistica come richiesta. Solo a seguito di una messa a norma generale e di una conseguente conformità dei parametri dell’acqua l’ente preposto al controllo può autorizzare la riapertura dell’impianto. Inoltre è doveroso precisare che al fermo degli impianti necessario alla messa a norma seguirà anche una sanzione amministrativa per l’inadempienza riscontrata.

Diverso è il caso in cui si è di fronte ad una qualche forma di inquinamento ambientale, causato dalle acque della piscina: se il tasso di cloro contenuto in esse risulta molto più alto rispetto a quello delle acque presenti nelle fogne e si decide comunque di immettere tali acque non decolorate al suo interno, ciò è considerato reato penale ai danni dell’ambiente, un vero e proprio inquinamento ambientale. 

Si può scaricare l’acqua della piscina nelle fogne solo nel caso in cui questa sia stata preventivamente declorata, tramite apposita strumentazione, al fine di abbattere il livello di cloro presente in essa prima dello scarico. Il proprietario, considerato colpevole di questa tipologia di reato, rischia di ricevere una denuncia penale

A cura di Eleonora Zizzi – Redattore Arch. Francesco De Felice

Per ottenere una conoscenza e un approfondimento a 360° dell’argomento consigliamo di abbinare la lettura del testo riguardante la normativa delle piscine ad uso sia pubblico che privato (cliccando qui) e quella riguardante gli aspetti definiti dalla normativa (cliccando qui).

 

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